L’olio d’oliva fa bene ma forse non sapevi che…

L’olio d’oliva è un prezioso alleato per la salute e un vero e proprio elisir di belezza, capace di mantenere sotto controllo la linea e apportare nuovo vigore a pelle e capelli. Ma lo impieghiamo sempre nel modo giusto? e sappiano attingere al meglio che il prezioso oro del Sud sa offrire? Se la risposta è no, i consigli e le curiosità sull’olio d’oliva della dott.ssa Graziana Ascoli sapranno darci nuovi spunti per massimizzare i suoi benefici e le sue qualità indiscusse.

L’olio d’oliva non è più grasso degli altri olii di semi

Curiosità sull’olio extravergine d’oliva

In realtà, tutti gli oli contengono la stessa quantità di grasso (99%) e apportano 9 Kcal per grammo. Il burro, invece, è meno calorico dell’olio, perché contiene acqua ma di certo non è privo di altre controindicazioni. L’olio d’oliva non fa quindi ingrassare più dell’olio di semi ma, al contrario, essendo più saporito e viscoso, ne basta una minor quantità per dare gusto ad ogni pietanza.

Il colore dell’olio non ne determina la qualità

Il colore verde con riflessi gialli o meno intensi, dipende esclusivamente dalla cultivar, dal grado di maturazione e dal processo di estrazione. Il colore dell’olio è indice di alterazione soltanto in presenza di riflessi rossastri, (l’olio si è deteriorato perché non è stato conservato al riparo dalla luce).

L’olio d’oliva va bene per le fritture

Resistente a temperature molto elevate senza bruciare e quindi senza produrre composti tossici, l’olio d’oliva si presta perfettamente per preparare ottime fritture. La massima temperatura dell’olio deve essere 160°C-180°C. Se l’olio fuma e emette un odore acre è bene gettarlo via per evitare di ingerire l’acroleina, una sostanza tossica e cancerogena. Per evitare che gli alimenti fritti si colorino eccessivamente, occorre quindi ridurre i tempi di cottura.

Un olio che “pizzica in gola” non significa che ha un’acidità alta

L’acidità dell’olio non è percepibile al gusto, ma si può determinare solo con apposita analisi in laboratorio. La sensazione di “pizzicore” è, invece, una caratteristica positiva dell’olio giovane, in quanto connessa alla presenza di sostanze antiossidati (polifenoli e tocoferoli) salutari. Infine, la sua intensità dipende essenzialmente dalla cultivar, dall’epoca di maturazione, dal sistema di estrazione e dalle modalità e durata di conservazione dell’olio.

L’olio d’oliva può essere usato come struccante per gli occhi

Anche il trucco più intenso non potrà resistere alla potenza idratante dell’olio d’oliva. Basta tamponare dolcemente dell’olio d’oliva sugli occhi con l’ausilio di un batuffolo di cotone o di un dischetto struccante per rimuovere anche i residui più ostinati.

Esiste una scienza chiamata Lipodomica

La lipodomica studia il ruolo svolto dai lipidi in numerose patologie metaboliche come l’obesità, l’arteriosclerosi, l’ictus, l’ipertensione ed il diabete.

Il Lipidomic Profile è un analisi lipidomica della membrana dei globuli rossi, che ne misura la distribuzione e il rapporto percentuale fra gli acidi grassi. Dal momento che gli acidi grassi sono costituenti fondamentali delle membrane cellulari, valutare l’assetto lipidico delle membrane e rilevare la loro composizione permette di capire lo stato di salute generale delle cellule e quindi dell’intero organismo.

Dott.ssa Graziana Ascoli – Biologa Nutrizionista

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